Studio di un'opera - Parte prima. Gli anni della macchina: 1919-29
ANTEFATTO. L’ARCHITETTURA ATTARDATA
Agli inizi del ‘900 si verifica un grande cambiamento nell’architettura, gli anni ‘23-29 sono caratterizzati dal passaggio a quello che possiamo chiamare Movimento Moderno inteso come passaggio a tutto ciò che è diverso o alternativo dal precedente.
Abbiamo due pietre miliari:
Le Bauhaus a Dessau
Padiglione “Spirito Nuovo” a Parigi che si esprime ciò che è descritto nel libro “Vers une architecture”
Questo rinnovamento si esprime in tre grandi correnti che hanno come caratteristica nel mettere al primo posto l’architettura e che scaturiscono dalla rivoluzione industriale e dalle trasformazioni economico-politiche del tempo:
Neoplasticismo in Olanda
Espressionismo in Germania
Costruttivismo in Russia
IL BAUHAUS. UN NUOVO METODO
Nasce con Walter Gropius esprime un’interruzione con il passato focalizzandosi con elementi di un edificio in disaccordo tra loro come la facciata in vetro e una scala in ferro interna.
Impatto pèarticolare all’architettura la dà nella direzione della scuola della bauhaus nata come combinazione dell’Accademia di Weimar e una semplice scuola di arti e mestieri.
Bauhaus cioè “Arte del costruire” e confluiscono in essa molti talenti Europei.
Nella scuola prende forma il rapporto arte e industria, si notano tre schemi di interruzione con il passato:
Schema geometrico edilizio: la forma è data dall’esigenza
Indipendenza del rapporto edificio-strada, gli edifici sono progettati nello spazio secondo le esigenze senza essere circondandati dalla strada carrabile
Metodo di costruzione: si usa cemento armato, ossatura metallica, si passa da un sistema costruttivo basato sui muri ad uno discontinuo basato sui punti
Nella Bauhaus è eliminata l’idea della prospettiva così come vista finora e si passa da volumi in movimento tra loro, ci si basa sulla frammentarietà e trasparenza.
Gropius propone un metodo basato sull’analisi degli usi e l’organizzazione della pianta secondo le necessità
LE CORBUSIER. LO SPAZIO SONORO
Lavora su un metodo nato dalle esigenze della ricostruzione del primo dopoguerra.
Definisce 5 punti per sostituire la continuità dei muri con raggiungere la discontinuità dei sostegni.
Pianta libera
Finestre in lunghezza
Facciata libera
Tetto terrazza
Pilotis
In Gropius abbiamo trasparenza e oggettività che definiscono il modo estetico del conoscere
Le Corbusier si basa sulle differenze e la relazione tra i diversi.
Le opere più importanti sono La Ville Savoye il Padiglione Esprit Nouveau costruito all’Esposizione di Arti decorative di Parigi
La macchina
La Ville Savoye rappresenta una miscela tra echi antichi ed elementi di assoluta attualità che accosta rimandi al passato con il presente industriale e si rifà al libro-bibbia Vers une architecture (1923).
In tale libro si possono evidenziare diversi punti:
coerenza costruttiva: uso dell’acciaio e cemento armato
coerenza funzionale: al fine di poter affrontare le esigenze della società industriale
coerenza igienica: utilizzo dei nuovi materiali e lo studio delle luci e della ventilazione
coerenza impiantistica: elettricità, ascensori aria condizionata, riscaldamento centralizzato
Di fatto si arriva ad un approccio dove <non esiste più la differenza tra architettura ed edilizia>
Nella Villa Savoye sono presenti elementi contrastanti:
corpo alto per i dormitori e basso per i servizi
uno è prismatici l’altro è curvilineo
uno è sollevato dal suolo l’altro è appoggiato
uno è prevalentemente vetrato l’altro è solido
uno è lisdcio l’altro è plastico
ISMI SEMINALI. MOVIMENTI ARTISTICI INNOVATIVI
Agli inizi degli anni 20si hanno tre nuovi movimenti di maggiore influenza
Neoplasticismo
Espressionismo
Costruttivismo
A differenza di altri mivimenti centrati sulla pittura, questi tre hanno la maggiore influenza sugli architetti e sull’architettura.
Neoplasticismo
Diffuso da Theo van
Doesburg attraverso la rivista De Stijl insieme a Piet Mondrian.
Altri architetti importanti Johannes Oud e Cor van Easteren.
La caratteristica principale è data dalla ricerca di rottura della scatola volumentrica come ad esempio la Casa Schroeder:
un insieme di piani ortogonali e si sovrappongono o giustappongono
caratterizzata da angoli retti e colori puri (rosso, blu..) come le teorizzazioni sui dipinti di Mondrian
i piani non finiscono ad angoli retti ma permettono di avere spazi da cui entra la luce, si ha così l’interruzione della rigida separazione tra interno ed esterno
Dal Neoplasticismo si hanno le basi dell’architettura astratta: non ci sono più forme base e figure riconoscibili (tetto, portico…) ma segni astratti come nei quadri.
Espressionismo
Opposto al Neoplasticismo è caratterizzato dall’astrazione e dal desiderio di riscatto, si possono scorgere nuove forme derivate dai cristalli, ha molte personalità che però solo dopo molti anni riusciranno ad avere un impatto nell’architettura.
Costruttivismo
Collegato a movimenti d’avanguardia russo (Cubofuturismo) e contiene aspetti del Neoplasticismo e dell’Espressionismo con la definizione di nuove regole ed evidenzia lo spirito di rivoluzione che caratterizza l’Espressionismo.
Gli architetti del Costruttivismo cercano di far convergere il <come> al <perché>.
Si hanno nuove costruzioni per il nuovo contesto sociale, si ha l’obiettivo di:
capire le nuove esigenze sociali
studiare i materiali
usare razonalmente le caratteristiche dell’architettura
studiare le esigenze della nuova società industriale
si arriva cioè alla costruzione di parti volumetriche diverse secondo le necessità
I materiali si differiscono, si ha il vetro , il cemento e sopratutto il ferro.
Il culmine e maturità del Costruttivismo si ha nel ‘29 nel Norkomfin.
Gropins con il semovente teatro totale (1927) e Le Corbusier con il Palazzo dei Soviet (1932) attingono al Costruttivismo.
MELDENSONN. LO SPAZIO CURVO
E’ influenzato dal Costruttivismo.
I primi lavori (1919) sono i disegni e schizzi di edifici industriali come slos o torri poezometriche, fabbriche di apparecchi ottici e determinano la base delle sue costruzioni negli anni ‘20 dove si evidenzia la disarticolazione volumetrica e libertà del piano come:
la Torre di Einstein
sede del giornale Berlin Tageblatt
villa Sternefeld (Berlino)
Successivamente si ha un'evoluzione verso alcuni aspetti dell’Espressionismo: i volumi virano verso montaggi ad incastro.
Si evidenziano tre parametri connessi tra loro:
distanza
linea d’orizzonte
quadro
Se confrontiamo il Bauhaus, Villa Savoye e Mendelsonn si ha:
Si ha la nuova legge dell’architettura dove lo spazio-tempo è curvo.
Numerose invenzioni che dimostrano la sua perizia tecnica che evidenzia insiemi di elementi discordanti:
gallerie con vetrate
interesse per la uce, artificiale e non
perizia di diversi materiali
MIES VAN DER ROHE. DELLO SPAZIO TOTALE
Partecipe della tensione politica dell’espressionismo come Mendelsoh e Gropius.
Fonda la rivista G e farà parte del Novembergruppe.
Architetto interessato non tanto alle forme plastiche ma alla trasparenza e alle forme cristalliformi.
I primi due progetti di Mies sono il Grattacielo di vetro a pianta poligonale, da cui nascerà il concetto dell’open plan, e il Grattacielo di vetro a superfici convesse.
Il primo progetto importante, che gli consentirà di esplorare la sua concezione spaziale, è la Villa in mattoni del 1923.
Questo edificio svela una propensione verso l’orizzontalità e l’estensione della costruzione per forme dinamiche, da qui si genera il concetto di spazio totale. L’assunto principe che determina questa architettura è la dualità tra architettura e ambiente, tra interno ed esterno, tra edificio e città.
Il culmine lo raggiunge quando realizza il Padiglione Tedesco a Barcellona nel 1929, esso rappresenta la concezione del nuovo spazio totale. Nel 1930 costruisce a Brno la Casa Tugendhat. Mies divenne direttore del Bauhaus e nel 1933 farà chiudere la scuola per colpa del regime nazista. Nel 1937 diventerà il direttore dell’Illinois Institute of Technology di Chicago, progettando il campus e i vari edifici, questo progetto segna un arresto delle sue idee progettuali.
LO SPAZIO ETICO
Nel 1927 Mies è a capo della seconda esposizione del Werkbund a Stoccarda e si decide di realizzare un intero quartiere permanente: il Siedlung Weissenhof. Mies aveva invitato a costruire non solo progettisti tedeschi ma anche olandesi, francesi, belgi e austriaci.
Gli architetti sono motivati a progettare da diverse idee guida di cui la prima era la tipizzazione delle soluzioni sollevata da Muthesius. La convinzione degli architetti è che qualità e quantità sono tutt’uno e per renderlo possibile si concentrano sulla standardizzazione. Un’altra convinzione è che la città deve essere suddivisa in parti omogenee rispetto agli usi, questo fenomeno prenderà il nome di funzionalismo.
La quindi sarà divisa in zone industriali, zone terziarie, zone direzionali, zone residenziali che saranno legate da infrastrutture viarie e inframezzate da zone verdi.
L’insieme degli obiettivi per i miglioramenti e le idee costituiscono il programma dei nuovi architetti con referenti i lavoratori e la nuova casa operaia il tema.
Si formano i CIAM, congressi di architettura moderna, dove si discuteranno di temi quali la casa minima, il quartiere e la città.
Si cominciano a costruire dei nuovi quartieri come quello di Gropius a Dessau o il quartiere Siemensstadt a Berlino o quello di Le Corbusier a Pessac. Quest’ultimo teorizza anche la città del futuro per 3 milioni di persone affermando che l’alternativa si trova nella diversa concezione del suolo. Solo nel secondo dopoguerra si investirà nella costruzione delle città, gli unici due casi avvenuti prima sono le Hofe di Vienna, ovvero case popolari, e i quartieri Siedlungen in Germania.
Anche in Russia si sviluppano alloggi per le classi popolari, il Narkomfin, progettato da Moisej Ginzburg che insieme ai fratelli Vesnin fonderà l’OSA, associazione architetti contemporanei.
Negli anni venti Le Corbusier e gli architetti dell’OSA cominciano a studiare i modi di distribuzione alternativi rispetto ai sistemi usali del 1800. Il sistema più interessante sembra quello del ballatoio con edifici dove le funzioni domestiche siano sempre più collettive.
In questi sei anni si condensano una serie di ricerche e scoperte sociali che portano alla rivoluzione dell’architettura e ne cambiano completamente tutte le coordinate rispetto al passato.
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